Quando si parla d'arte, e sopratutto delle arti visive, a me sono sempre piaciute le cose "strane". Cioè, sono stata sempre affascinata dall'astratto, dalla geometria, dai colori accesi, dagli dipinti di esseri umani bizzarri, tutto colminando con i titoli che, apparentemente, non c'entrano niente, o che almeno la mente del "comune mortale" non riesce a capire. Forse mi piacciono queste cose perché sono in perfetta sintonia con la mente della gente d'oggi (compresa me stessa), visto il casino che ci circonda ... :-) Oppure mi piacciono perché rispecchiano un modo di vedere le cose diversamente dai stereotipi classici? A volte lasciano spazio anche alla nostra fantasia, permettendoci a ciascuno di noi di offrire un'interpretazione propria.
Ebbene, per approffitare della mia passione per l'arte moderna, sono andata al Palazzo Reale per vedere la mostra "Futurismo 1909 - 2009: Velocità + Arte + Azione", organizzata per celebrare i cento anni dalla nascita del famoso corrente artistico. In poche parole, il futurismo è stato caratterizzato dalla preferenza per i concetti come la velocità, la lotta, l'industria, oppure il caos delle grandi città, "contaminando" tutte le forme d'arte nella prima parte del '900. Apparte la pittura e la scultura, il futurismo è stato presente nelle arti decorative, nella moda, nella pubblicità, nel cinema, nella letteratura e nel teatro. Tra gli artisti più importanti, vi consiglierei di cercare sopratutto le opere di Fortunato Depero, Giacomo Balla, Gino Severini, ma anche la sezione dedicata a F.T. Marinetti, l'autore del "Manifesto del Futurismo", pubblicato nel 1909.
Non vi racconterò niente di più! Vi lascio andare a vedere da soli di che si tratta. Comunque, la mostra offre un'immagine piuttosto completa di ciò che è stato il Futurismo. Però, siccome la mostra chiuderà il 7 Giugno, avete ancora una settimana a disposizione! Sbrigatevi e non ve ne pentirete!