domenica 14 giugno 2009

La stranierina al volante oggi pensava...



Stamattina ho fatto una passeggiata in macchina, in giro per il mio "quartiere". Mi piace tanto! Adesso, che finalmente ho la mia propria macchina, ne approfitto, e confesso che è un piacere guidare senza una meta precisa, magari nei posti familiari, solo per "allenarsi" e per sviluppare le proprie abilità di guida.

Così, sulle strade scarsamente circolate di una Domenica mattina, ho avuto anche qualche momento da dedicare ai miei propri pensieri... automobilistici. Si dice che lo stile di guida di un popolo riflette la situazione di quel paese. Ovviamente, da qui è partito un dettagliato paragone tra la Romania e l'Italia. Vi svelo un segreto: anche se ho la patente da anni, in Romania ho avuto quasi sempre paura di guidare, e i miei momenti di "estremo coraggio" erano pochi, e pure allora mi sentivo come Indiana Jones imbarcato nell'aventura della sua vita. Perché? Perché, anche quando viaggiavo come passeggero, era impossibile non prendermi almeno un solo spavento o non sentire almeno una sola bestemmia, e intendo per viaggio, mica per giorno! Strade strette e storte, città affollata, cantieri da per tutto, vie chiuse per lavori in corso, file interminabili al semaforo, e, in conseguenza, gente nervosissima, e senza voglia di rispettare le regole, oppure di essere cortesi nei confronti degli altri partecipanti al traffico. E pensate che i peggiori sono quelli che hanno le macchine più grandi o più care: chi ha la BMW fuoristrada si permette di sentirsi superiore a quello che ha una Dacia "stile anni '80". E questo succede anche al di fuori dalla macchina, purtroppo! Nemmeno quando facevo io la scuola guida nel 2004, le cose non erano ancora così spaventose!

Guidare a Milano sarà sicuramente più difficile che guidare in una piccola città italiana. La città è sempre in movimento, piena di gente, di macchine, e soprattutto di moto. Però, io non ho paura! Giuro! Anche se c'è l'occasionale "autista dell'inferno", o un ciclista che rompe, la cortesia è ancora presente, le vie sono segnalate correttamente, e i cantieri non sono così tanti, per diventare un problema. Una volta, una ragazza romena che era stata a Milano in un viaggio di lavoro mi ha detto: "anche Milano è una città affollata, ma almeno quelli si muovono, noi rimaniamo sempre bloccati!" Eh, sì... Speriamo che le cose cambino anche in Romania, a tutti i livelli!

Ovviamente, ciascuna città viene valutata rispetto a quella di origine, da tutti i punti di vista, non solo da quello del traffico. Per quanto riguarda la stranierina autista, si vedrà cosa le riserverà il futuro sulle strade di Milano: si spera in una guida senza incidenti, e senza troppi spaventi! Dai, che si può fare!

1 commento:

  1. ti capisco ale, solo che a me piace vagare per le strade deserte, di notte... aiuta a pensare.
    ciaooo

    Silvano

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