venerdì 10 luglio 2009

Passport, ovvero "Come socializzano i poligloti"



Siccome ho incontrato tante persone che vorrebbero sviluppare le loro abilità linguistiche, adesso esiste per loro una soluzione alternativa, molto più divertente dei classici corsi. Ho scoperto sul web un'organizzazione chiamata Passport, che ha avuto un'idea innovativa. Loro organizzano degli incontri, nella forma di aperitivi, in lingue straniere.

Come funziona? Basta arrivare puntuale all'incontro, e scegliere il gruppo nel quale vogliamo entrare, secondo la lingua parlata (inglese, spagnolo, francese, tedesco, italiano per stranieri, ecc. - le lingue variano per ciascun incontro in parte). Per ciascun gruppo, c'è un insegnate madrelingua, che coordina una discussione piuttosto semplice ed accessibile nella specifica lingua. Per tutta la durata dell'aperitivo (dalle 19.30 alle 21.00), si parlerà solo in quella lingua, anche se tutte le persone nel gruppo sono italiane, o parlano bene l'italiano. Per ciò, purtroppo, questo metodo non è adatto per la gente che non conosce affatto una lingua, ma per tutto il coloro che vuole perfezionarsi. Ad esempio, io non potrei mai scegliere il gruppo di lingua tedesca, dato che non ci capirei un tubo! :-)

Io ieri sera sono andata al loro ultimo incontro per quest'estate, per vedere di che si tratta e per socializzare un pò. Tra il gruppo di spagnolo e quello d'inglese, io ho scelto quello di spagnolo, trattandosi di una lingua che capisco bene, ma che non parlo in modo fluente. E' stata un'esperienza molto carina e interessante. Uno può conoscere gente simpatica, intelligente, con un alto livello di cultura, e, allo stesso tempo, avere l'opportunità d'esercitarsi le capacità di parlare la lingua che ha scelto.

Chiunque può partecipare a questi incontri e non c'è bisogno di prenotazione (ammeno che non si tratti di un gruppo di più di 4 persone). Il prezzo è di 11 Euro, e rappresenta, infatti, il prezzo del aperitivo (la solita bibita più consumazione illimitata al buffet). Gli incontri riprenderanno a metà Settembre, ma, nel frattempo, potete ottenere informazioni complete sui loro incontri su
www.associazioni.milano.it/passport

mercoledì 1 luglio 2009

Allora, allora!!! Forza, forza!!! Mille lire, mille lire!!!


Questa era, circa 25 anni fa, la colonna sonora del mercato che era sotto casa nostra. Oggi, guardate che fortuna: indovinate che succede ogni mercoledì sotto la nostra nuova casa? Chi ci sveglia una volta alla settimana, alle 5.00, che ci piaccia o no? Il mercato!!! Eh... Non ci si può fare niente contro il destino... :-) L'unica differenza in tutto questo "show" è che le "mille lire" sono diventate "3 euro"...

C'è una cosa in particolare che mi fa riflettere quando si parla di fare la spesa al mercato. E non sono i pomodori e le albicocche, ma... i capi d'abbigliamento e le scarpe. Mi sembra un'argomento "controversato": vale la pena rivolgerci allo shopping "low-cost", per risparmiare, in questi tempi di crisi, quando gli stipendi non sono astronomici? Oppure vale la pena dare un soldo in più, ma essere sicuri che si compra qualcosa di qualità? E' una cosa tipo: 10 capi dal mercato vs. 2-3 capi da un negozio affidabile. Ovviamente, non sto parlando di Prada e Valentino, che sono generalmente irragiunglibili per il portafoglio del "comune mortale", ma di negozi come Zara, Mango, Promod e altri, situati in una fascia di prezzo più accessibile.

A dire la verita, a me è capitato a volte di acquistare varie cose dal mercato, anche se certe persone lo guardano come un sacrilegio e un'insulto all'attività di shopping. Mi riferisco, però, a delle cose "casual", non a quelle da indossare ad una festa importante. In genere, i prodotti sono simili a quello che trovi nei negozi, perché le tendenze in moda rimangono sempre le stesse da per tutto. Le esperienze che puoi avere sono diverse: puoi essere ispirato e acquistare qualcosa di bello e di buona qualità, oppure, al contrario, comprare qualcosa che si rompe la prima volta che lo indossi.

La soluzione? Il mio consiglio è di non escludere completamente lo shopping "low-cost", soprattutto se uno preferisce risparmiare, ma bisogna fare attenzione. Secondo me, sarebbe meglio scegliere i capi d'abbigliamento fatti in Italia, per essere sicuri della qualità. Ci sono scarpe in vera pelle, oppure capi di puro lino, puro cottone, ecc. La differenza nella qualità si vede, e basta solo guardare bene ciascun articolo che vogliamo comprare, e non fare tutto in fretta.